Consonno sorse probabilmente nel Medioevo e rimase un piccolo borgo agricolo di 200-300 abitanti fino agli anni quaranta ed era un insieme di terreni, boschi, fabbricati rurali e corsi d'acqua collegati al comune di Olginate tramite una lunga mulattiera. Il borgo esisteva già dal 1085 come appare in un documento in una pergamena conservata nell’archivio di stato di Milano:
[...] et alberga iugalium filia quondam Alberti de loco Cussonno, qui profesi sumus nos ipsos iugalex lege vivere Longobardorum”.
La chiesa dedicata a San Maurizio è molto antica, probabilmente alto medievale e l'adiacente casa del cappellano presenta sopra il portale d'ingresso un affresco, raffigurante lo stemma nobiliare di un abate commendatario di San Pietro al Monte.
Subito dopo la distruzione di Milano nel 1162, Federico Barbarossa concesse all’abate di Civate Algisio tutti i possessi dell’abbazia ed interdiceva a tutti ogni ingerenza e potestà sulle cose e sugli uomini dell’abbazia. Consonno quindi entrò in possesso del monastero di Civate e ne rimase legato alle vicende dello stesso convento fino alla soppressione e allo scattare del XX secolo, il latifondo confluisce nella società “Immobiliare Consonno Brianza” delle famiglie Anghileri e Verga.
Consonno was probably built in the Middle Ages and remained a small agricultural village of 200-300 people until the forties. It was a group of fields, woods, farm buildings and waterways connected to the municipality of Olginate by a long trail through the woods.
The village already existed since 1085: it appears in a parchment document kept in an archive in Milan:
[...] et dwells iugalium filia quondam Alberti de Cussonno site, here profesi sumus nos ipsos iugalex lege live Longobardorum "
The church of San Maurizio is very old, probably built in Middle Ages and the adjacent chaplain's house shows a fresco over the entrance portal depicting the coat of arms of an abbot of San Pietro al Monte.
Immediately after the destruction of Milan in 1162, Frederick Barbarossa granted the abbot of Civate Algisio all the possessions of the abbey and absolute independent powers over all the inhabitants of the abbey. Consonno then came into possession of the monastery of Civate and was linked to it's fate until the suppression and the taking of the twentieth century, when the area becomes an estate named "Immobiliare Consonno Brianza" belonging to the families Anghileri and Verga.
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